In questi giorni è passato il patto tra la Fiat di Marchionne e i soli sindacati che ci stavano. Questo nuovo patto riduce i diritti dei lavoratori, modificando ritmi e riposi al punto da poter comprometterne la salute, e riducendo l’agibilità politica e sindacale fino a escludere dalle fabbriche i sindacati non firmatari dell’accordo (leggi Fiom).
Ecco un precedente che mi è stato segnalato:
2 ottobre 1925 . Si firma il Patto di Palazzo Vidoni (fra la Confindustria e la Confederazione delle corporazioni) in risposta alla vittoria dei comunisti nelle elezioni delle Commissioni interne del 1924 alla Fiat. Il Patto prevede la totale delega alla rappresentanza alle sole organizzazioni sindacali che firmando il patto ne accettano gli obiettivi (produttività e subordinazione della contrattazione alle esigenze delle imprese e dello stato).