Brivido terrore raccapriccio

L’altra sera mi è capitato di vedere su Rai3 un pezzo di Primo Piano. L’ospite era Alemanno, candidato di destra a sindaco di Roma.
Come al solito, ha puntato a infondere paura e raccogliere consensi sfruttando le angoscie delle persone.

In tutta l’intervista Alemanno ha continuato a ripetere le parole “sicurezza, ordine, degrado, paura, forze dell’ordine, violenza, clandestini, criminali” in modo ossessivo, come un mantra. Addirittura quando il conduttore gli ha chiesto un suo parere sulla concessione di licenze di taxi ha risposto che se sarà sindaco vorrà valorizzare la figura del tassista: perché il tassista può aiutare a controllare il territorio “come una telecamera o una spia” (cito il paragone usato da Alemanno). Ma vogliamo davvero tornare ai delatori e alle polizie segrete?

Secondo me stanno un po’ esagerando. Non mi riferisco solo al caso di Roma. Anche nelle recenti elezioni politiche gran parte dei voti finiti alla Lega sono conseguenza di questi sentimenti: altrimenti come spiegarsi così tante persone disposte a farsi rappresentare da Borghezio o Calderoli?…

Lo capisco che è comodo strumentalizzare fatti di cronaca e far leva sulle paure della gente per accaparrarsi qualche voto… ma qui si sta cercando davvero di terrorizzare.

Il fine non è solo farsi dare il voto. Persone spaventate sono disposte a delegare molto in nome dell’agognata “sicurezza”, a chiudere un occhio se per fare un po’ di ordine e pulizia bisognerà calpestare qualche diritto o rinunciare a qualche libertà o a un po’ di privacy.

Per quanto ne so io, i reati in Italia sono in calo da decenni. Però a sentire giornali e tv sembra di vivere in una zona di guerra, in preda a bande di criminali che saccheggiano e violentano uomini donne e bambini. Quando accade un fatto violento di cronaca, soprattutto se sotto elezioni, tg e giornali ci sguazzano. Poi è curioso: se un fatto violento capita a Roma (giunta di sinistra) è colpa del sindaco, se capita a Milano (giunta di destra) allora è colpa di Prodi e del governo nazionale.

E poi c’è la solita solfa del buonismo della sinistra e della legalità della destra. L’immagine del buonismo della sinistra che si è cercato di far passare in questi anni è grottesca: dopo anni di bombardamento televisivo, chissà, forse qualcuno penserà davvero che squadre di comunisti e no global nottetempo si travestano da scafisti per far entrare persone in Italia, meglio se criminali.

Ma non mi si parli di legalità a destra, anche qui si rasenta il ridicolo. Dico solo un po’ di parole a caso: legge Cirielli, rogatorie internazionali, falso in bilancio, legge Gasparri, lodo Schifani, condono, scudo fiscale, legge Pecorella, conflitto di interessi. Diciamo che la destra vuole la “tolleranza zero” solo per alcuni reati di microcriminalità, a cui le persone sono molto sensibili, e che è un po’ più di manica larga verso altri tipi di reati, meno cruenti, spesso finanziari, ma in realtà molto più gravi (ci costa più uno scippo o un falso in bilancio?).

E la politica non aiuta a affrontare la questione con la dovuta lucidità e determinazione. A destra strumentalizzano la cosa a cuor leggero e neanche tanto in buona fede. A sinistra si sono messi a inseguire la destra: hanno capito che fare un po’ gli sceriffi paga. Al punto da emanare decreti urgenti sulla sicurezza dopo un singolo fatto di cronaca, per quanto grave. Ci sono 4 morti al giorno sul lavoro: non è un’emergenza altrettanto grave?

Come suggerisce Travaglio, ormai la destra ha vinto ed è facile prevedere che dopo gli ultimi ballottaggi nel giro di poco l’emergenza sicurezza sarà archiviata. Sembrerà che i reati saranno diminuiti grave a una magica ricetta securitaria. Semplicemente tv e giornali avranno ricevuto l’ordine di parlare d’altro.


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